Cosa succede al Knos?

LA FACCIA DEL POTERE
dal 04 al 23 ottobre 2014

LA FACCIA DEL POTERE

Manifesti politici della Cecoslovacchia dal 1948 al 1989

Una mostra unica in Europa sarà inaugurata sabato 4 ottobre alle ore 18 alle Manifatture Knos. Un viaggio tra arte e potere in Cecoslovacchia dal secondo dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino, in grado di svelare l'evoluzione della propaganda sovietica in quei decenni e il suo rapporto con la creatività artistica.

 

La mostra "La faccia del potere" è composta da 90 manifesti originali dell'epoca, che hanno fatto la loro comparsa sui muri delle città cecoslovacche negli anni dell'Europa divisa a metà.

 

La mostra è pensata per evidenziare come l'arte sia stata usata dal potere e quanto la libertà creativa sia stata condizionata da quella politica. Una relazione particolarmente evidente quando si considera la parentesi libertaria degli anni '60. I manifesti realizzati in quel periodo sono espressione di una maggiore autonomia artistica, presto soffocata dalla nuova invasione sovietica, che riporta nuovamente all'estetica nazionalpopolare degli anni Cinquanta.

 

La collezione nasce dal lavoro di ricerca della studiosa ceca, Katarina Gatialova che sarà presente in giorno dell'inaugurazione, co-curatrice della mostra insieme a Michele Bee e Maurizio Buttazzo.

 

 "Il linguaggio visivo della propaganda comunista è significativamente mutato nel corso del ventesimo secolo. Quello che spesso è percepito come un blocco unico fatto di ritratti di Lenin, lavoratori eroici, falci e martelli, colorato di rosso, assume in realtà varie forme e veicola diversi significati. "La faccia del potere" presenta una parte di questo complesso panorama, mostrando l'evoluzione dei manifesti di propaganda politica in Cecoslovacchia dopo la seconda Guerra Mondiale, dove il Partito Comunista è stato al potere dal 1948 al 1989. Il caso-studio della mostra si concentra su due temi: la celebrazione di eventi storici e l'evoluzione del linguaggio visivo ufficiale.  "La faccia del potere" mostra la rappresentazione dell'ideologia di Stato, che perde gradualmente tutti i suoi contenuti ideologici. Si tratta del racconto di come la propaganda diventa infine invisibile". Katarina Gatialova.

 

La mostra, che giunge non a caso nell'anno in cui ricorre il venticinquennio dalla caduta del muro di Berlino, è un'occasione per riflettere sul significato e sui risvolti della divisione politica e culturale Europea, durata per decenni e forse mai totalmente superata.

 

La mostra sarà visitabile da sabato 4 a giovedì 23 ottobre, tutti i giorni festivi esclusi, dalle 16 alle 20.

 


Katarina Gatialova

Storica dell'arte, curatrice e grafica. Laureata in Storia dell'arte presso l'Università di Bratislava e in grafica presso l'Accademia di Belle Arti di Bratislava. Katarina attualmente lavora come curatrice e organizzatrice nel campo delle arti arti visive presso Nova synagoga and colllabora con il centro culturale Stanica Zilina-Zariecie. È inoltre co-organizzatrice del festival culturale Multiplace, redattrice della rivista Kinečko e collaboratrice del collettivo 13m3.

Ha lavorato come curatrice di arte moderna per il museo Olomouc  (2010 - 2012) dove ha dato avvio al Central European Art Database, un progetto che collega le collezioni digitali di musei  dei paesi del Gruppo di Visegrád. È stata co-curatrice di Remake / REthinking Media Art in K(C)ollaborative Environments, un progetto internazionale d'arte che mira alla creazione e alla presentazione di nuovi lavori ispirati alla storia dell'arte digitale e dei media (2010-12).

 

 

Condividi su Facebook Condividi su Twitter