Cosa succede al Knos?

INCONTRI DEL TERZO LUOGO
dal 24 novembre al 03 dicembre 2012

INCONTRI DEL TERZO LUOGO

Indecisioni

Si possono fare scelte così decisive da lasciare spazio all’indecisione?


Il management è vero management quando è in grado di scomparire. Il che non vuol dire che deve diventare invisibile per poter controllare meglio, ma che il suo obiettivo può dirsi raggiunto ogni volta che diventa superfluo.
Management, in italiano, è l’amministrazione. E allora, può un’amministrazione economica essere in grado di scomparire, tramite una moneta che svolgendo il suo compito non si accumula, ma viene meno? Può un’amministrazione pubblica o un’organizzazione privata progettare e pianificare in modo tale da non dover decidere tutto?
Ciò non significa che bisogna lasciar fare. Ma, al contrario, stabilire che qualcosa possa accadere liberamente e spontaneamente.
Tutto sta nel capire cosa significa pianificare, amministrare, organizzare.

Dal giardino in movimento al terzo paesaggio
Osservando i movimenti del proprio giardino e attraverso la pratica che vi ha sperimentato, Gilles Clément ha teorizzato un rapporto tra uomo e natura che non si ferma alla contrapposizione tra dominato e dominatore. Non si tratta di un rapporto di spaventata sottomissione dell’uomo alla natura, né di un dominio totale dell’uomo su di essa. Piuttosto di una relazione simbiotica e di cura reciproca, in cui l’uomo ha il compito di agire il minimo indispensabile per permettere la maggiore diversità possibile.
Tra la foresta e lo zoo c’è, insomma, la possibilità di un giardino planetario.

Dall’idea di giardino in movimento, Clément è approdato a quella di terzo paesaggio, permettendo a ciascuno di accorgersi di una realtà che è sempre stata sotto gli occhi di tutti. Questo pensatore si è concentrato su quei luoghi che si erano sviluppati in un apparente abbandono da parte dell’uomo. In quell’abbandono e in quell’indecisione sul loro destino, Clément ha riconosciuto un luogo aperto ad accogliere la diversità.
Il terzo paesaggio dunque non è né il luogo primario, selvaggio, nel quale la natura ha preso il sopravvento con il suo equilibrio conservativo, né la sua secondarizzazione ad opera dell’uomo, sia essa urbana o agricola. Non è né un luogo totalmente deciso dalla natura, né totalmente deciso dall’uomo, ma quel confine, interstiziale, abbandonato dall’uomo e non ancora riassorbito dalla natura, nel quale qualcosa di inedito e nuovo può accadere: è il luogo dell’invenzione biologica. Sono i bordi delle strade, le fabbriche o le cave abbandonate, gli spazi che sfuggono. Il luogo libero per eccellenza.

Dal terzo paesaggio al terzo luogo
A partire dall’idea di terzo paesaggio e da pratiche legate a nuove forme di gestione del bene comune, ci siamo interrogati sulla possibile declinazione di questa idea in altri possibili termini.
Pensiamo che si possano vedere, con gli occhi, dei terzi luoghi, alcuni spazi della città, dove non tutto è già deciso, dove non tutto è totalmente caotico e selvaggio, ma dove nemmeno tutto è già organizzato e pianificato.

È in questi termini ci piace pensare le Manifatture Knos.
Dei luoghi dove una minima cura basta a lasciare spazio alla spontaneità, all’invenzione e all’innovazione. Si tratta, per dirla con Gilles Clément, di dare dignità politica all'indecisione.
In fondo, il terzo luogo non è un luogo fisico, ma un luogo politico (o forse anche esistenziale: un'apertura immediata che può provocarsi in qualunque momento nella vita di ciascuno).
Si tratta, in fondo, di provare a pensare al di fuori delle rigide categorie politico-economiche, come quelle di Stato e Mercato, che sembrano detenere l’esclusiva su ciò che chiamiamo bene comune. Il terzo luogo non è né l'uno né l'altro, ma forse quella dimensione preliminare che li permette entrambi, in quanto luoghi - forse insufficienti - dello scambio e della partecipazione.

Cosa può essere, dunque, un terzo luogo? Un giardino pubblico curato liberamente dagli abitanti del quartiere? Un parco giochi autocostruito dai bambini? Il libero incontro tra esseri viventi, tra cui gli uomini, senza che nessuno debba chiedere il permesso? Le molteplici forme dell’innovazione sociale e dell’economia informale, che stanno strette dentro la dicotomia tra legale e illegale? Una moneta che scompare? Il radicalmente nuovo che apre varchi e nuove avventure? Ciò che da sempre permette il nostro essere insieme su una terra e sotto un cielo?
Il terzo luogo è forse una poesia, uno sguardo, una musica, un sorriso spontaneo, l’ombra tenue di un albero, un angolo sconosciuto, un’illuminazione, una libera spiaggia, un germoglio che buca il cemento?


Vogliamo chiedercelo insieme a voi, durante questi primi Incontri del terzo luogo, dal 25 novembre al 3 dicembre con un workshop, due conferenze e tre incontri pubblici.


PROGRAMMA


Dal 25 al 27 novembre

Workshop con Gilles Clément
“Dal terzo paesaggio al terzo luogo: quale spazio per l’indecisione?”


Coordinato da: LUA, Roberto Covolo (ExFadda), Michele Loiacono (Labaut), Luisella Guerrieri
Intervento di Patrick Tuttofuoco e Stefano D’Amelio (Gruppo IO)
Percorsi visivi e sonori di Paolo Pisanelli (Big Sur)

Università del Salento
26 novembre ore 12.00

Ecotekne - Facoltà di Economia, Aula E12

Conferenza di Gilles Clément

“Cos’è il terzo paesaggio?”


Manifatture Knos

27 novembre ore 16.00

Gilles Clément incontra i bambini del progetto AIUOLE


ore 19.00
Incontro pubblico con Gilles Clément
“Come dare dignità politica all’indecisione?”

Presentazione dei lavori del workshop
Discussione aperta con:
Gilles Clément, autore di Manifesto del Terzo paesaggio e Il giardino in movimento
Angela Barbanente, Assessore regionale alla Qualità del territorio
Alessandro Coppola, autore di Apocalypse Town. Cronache dalla fine della civiltà urbana (Politecnico di Milano)
Annibale D'Elia, Staff Bollenti Spiriti (Regione Puglia)

Michele Bee, Manifatture Knos (Université de Lausanne)

 

Manifatture Knos

29 novembre ore 19.00
Presentazione del progetto “Una moneta per Lecce” con:
Massimo Amato e Luca Fantacci, autori di Fine della finanza (Università Bocconi)
Paolo Perrone, Sindaco di Lecce
Francesco Giaccari, Preside della Facoltà di economia dell’Università del Salento


Università del Salento
30 novembre ore 10.00

Conferenza di Massimo Amato e Luca Fantacci

“Una moneta complementare per lo sviluppo locale”

 

Manifatture Knos
3 dicembre ore 17.00
Presentazione in anteprima del nuovo bando  sulla gestione di spazi in disuso delle Ferrovie del Sud Est (bando Mente locale) con:
Guglielmo Minervini, Assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità
Robert Blasko, Project manager di Stanica
Claudia Valentini, Rete dei Caselli

Incontro pubblico con Robert Blasko

“L’esperienza di Stanica, una stazione abbandonata a Zilina”

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