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AbeccedarIO
gio 15 maggio 2014 - 16:00

AbeccedarIO

Lab/oratorio artistico e di scrittura delle fragilità

Parte giovedì 15 maggio, dalle 16 alle 18, AbeccedarIO, il laboratorio artistico e di scrittura, condotto da Mauro Marino in collaborazione con Francesca Marconi e coordinato da Francesco Maggiore.

Il laboratorio prenderà il via dalla realizzazione di un alfabeto, una collezione di caratteri che permetterà al gruppo di accordare la sua ricerca e di creare le sue parole. La scrittura sarà motore del lavoro, una scrittura intesa come segno evocativo capace di rappresentare senso ma anche nella sua valenza estetica e formale. Una scrittura finalizzata alla realizzazione di "artefatti comunicativi", oggetti d'arte (libri, pubblicazioni, t-shirt, magneti, oggetti di design) riproducibili e da poter usare, diffondere e commercializzare ai fini della sostenibilità del laboratorio stesso.

Tre i colori scelti: il bianco, il nero e il rosso. Collage, fotocopia, segno grafico geometrico o gestuale la gamma delle tecniche di scrittura grafica scelte al fine di poter produrre dei segni in qualche modo coerenti e facilmente riproducibili con la stampa serigrafica su diversi supporti.

 

AbeccedarIO fa parte del "Laboratorio fragile" promosso dalle Manifatture Knos nell'ambito del PROGETTO "G.A.P. la città come galleria d'arte partecipata", finanziato da Fondazione con il Sud 'Progetti Speciali e Innovativi 2010'.

 

 

 

"Pinocchio col suo bravo abeccedario nuovo sotto il braccio, prese la strada che menava alla scuola" ... così Collodi nel raccontare del suo burattino. Ci piace la parola "Abeccedario" quell'a, b, c che suona e chiama... Le lettere, l'alfabeto e ogni me... dentro il libro, magazzino dove è possibile intersecare la Storia, le storie e piccole pratiche di conoscenza. Scritture minime travagliate di creatività e attraversate nella pratica dei segni. Ci sono luoghi dove la parola non abita, non ha agibilità, abilità e si confonde, presa dal mormorare delle mente, ostaggio del malessere che spesso rende muti, lontani dall'ascolto. Ci sono luoghi dove la coscienza perde la mira, ritrovarla è atto di creatività, implica lavoro, condivisione, nuovo nutrimento... C'è un piccolo giacimento di narrazioni da scovare da riportare in luce... Ripartire dall'alfabeto, dalle lettere che lo compongono è un modo utile a rifondare le parole, il discorso, a dare verbi all'agire. Al fare, al farsi pagina... Un laboratorio allora, un laboratorio delle "fragilità" per mettere a confronto esperienze. Un gioco, una prova di coralità, di armonia: accordarsi per elaborare il "noi" e per poter porre rimedio alla "mancanza di fiducia" nelle proprie virtù spesso mai sondate, sconosciute, tradite, poco valorizzate... per dare e darsi energia.

Costruire viene dal conoscere, e conoscere è considerare, riflettere, valutare, proporre, partecipare. Valori ancora acerbi sfuocati in chi, con atteggiamenti superficiali, si rifugia nel conformismo culturale e in chi, fragile, si ritrova sconfitto.

Fare insieme allora, è l'antidoto, l'argine su cui ritrovarsi, su cui fondare nuovi incontri...

 

 

Mauro Marino

È nato a Lecce il 18 settembre 1956. Operatore culturale, allievo e collaboratore del poeta Danilo Dolci, dal 1999 dirige a Lecce, l'attività dell'Associazione Culturale Fondo Verri dedicato allo scrittore salentino Antonio L. Verri. Impegnato sul fronte della prevenzione e della cura del disagio giovanile cura laboratori di scrittura e di espressione creativa nell'ambito delle terapie integrate sui disturbi del comportamento alimentare, in programmi di contrasto al bullismo e alle dipendenze e per la promozione della lettura e della cultura del libro nelle scuole. Ha fatto parte del direttivo dell'Associazione I Presidi del Libro, è ideatore e curatore di esperienze editoriali salentine attente alla creatività e al desiderio creativo. In ambito teatrale ha collaborato con il Teatro Infantile di Lecce, Astragali Teatro, la Compagnia di Teatro Danza Skenè, il Teatro Valdoca di Cesena. Giornalista pubblicista ha diretto il quotidiano "il Paese nuovo"; ha creato Spagine, periodico di informazione culturale del Fondo Verri.

 

GAP/ fragile

Il laboratorio fragile è un laboratorio delle idee e dei progetti, una galleria d'arte e artigianato aperto ad artisti, bambini, persone svantaggiate, cittadini che attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea interagiscono e comunicano con il territorio.       
Le attività proposte hanno lo scopo di promuovere le relazioni, i percorsi d'integrazione, i processi di coesione tra individui, generazioni diverse, favorendo il protagonismo di tutti, lo scambio di conoscenze ed abilità, la condivisione di bisogni ed energie.

Abbiamo scelto lo strumento del laboratorio artistico perché attraverso lo sviluppo della creatività e dell'immaginazione è possibile ricostruire identità, proiettarsi nel futuro, contribuire alla formazione di persone capaci di rapportarsi attivamente con la Comunità, favorendo la costruzione di una società più solidale. L'équipe del laboratorio, in collaborazione con gli attori locali, propone iniziative e progetti che di volta in volta implicano attenzione alle caratteristiche del tessuto sociale, alla dimensione culturale mettendo in luce le risorse creative di ciascun partecipante. Una caratteristica del laboratorio è la mobilità, ciò permette di sperimentare insieme alle realtà che operano nel settore della marginalità metodologie nuove legate all'arte che diviene così linguaggio comune tra i partecipanti e la Comunità.

 

GAP/ project

Il progetto Gap è un esteso laboratorio territoriale di sperimentazione e contaminazione dei linguaggi contemporanei dell'arte nel dialogo con il tessuto sociale e geografico di confine e si realizza attraverso il coinvolgimento della comunità come risorsa necessaria per la progettazione e creazione di servizi e sistemi fruibili da parte di persone con esigenze, abilità, culture e bisogni diversificati.   
I laboratori si concretizzano attraverso diverse azioni di riqualificazione del territorio e di risposta alla scarsa valorizzazione dei luoghi di aggregazione informale, in particolare degli spazi all'aperto, affidate alle associazioni SudEst, Ramdom, Pepe Nero, di cui è capofila l'associazione Lua (Laboratorio Urbano Aperto).
Gap è realizzato con il sostegno della Fondazione Con Il Sud Progetti Speciali e Innovativi 2010 e con il contributo della Regione Puglia. 

 

Ideazione e coordinamento artistico: Francesca Marconi | Coordinamento della rete: Francesca Marconi | Comunicazione artistica: Luca Coclite | Comunicazione istituzionale: Alessandra Lupo | Photo: Yacine Benseddik

 

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gapgapgap.tumblr.com

F.B. / progetto GAP

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